Tre anni intensi, con un contrasto continuo a criminalità e Quarta Mafia foggiana. Tre anni di operazioni, battaglie, molte delle quali vinte e la soddisfazione di aver avvertito la riconoscenza della gente. Come quando, a margine di un’indagine veloce ma complicata, a Napoli fu catturato quello che è ritenuto l’autore della sanguinosa rapina di una tabaccaia, Rosa Marasco, uccisa a coltellate nella sua attività di via Marchese De Rosa.
Cambio al vertice al Comando Provinciale dei Carabinieri di Foggia: va via il colonnello Michele Miulli. Ha scelto un saluto informale. Nessuna dichiarazione ufficiale, nessun commiato davanti a telecamere, microfoni e taccuini. Solo un brindisi, con l’augurio al territorio di scrollarsi di dosso il marchio di terra criminale. E quello di buon lavoro al suo successore: al suo posto arriverà il colonnello Giovanni Capone, salentino di San Cesario di Lecce, 49 anni, tra le altre cose a capo del comando Carabinieri di Locri e del Gis, il gruppo di intervento speciale dell’Arma, le cosiddette “Teste di cuoio”.
























