Una nuova delibera del Comune di Foggia finisce per scatenare l’ennesima bufera in corso Garibaldi. Dopo l’affidamento per la fornitura di arredi, poi revocato, ad una cooperativa tra i cui soci vi era la sorella della vice sindaca, Aprile e dopo la manutenzione del prato dello stadio Zaccheria, affidata al figlio del consigliere comunale del Partito Democratico, Italo Pontone, un’altra delibera di giunta dell’amministrazione guidata dalla sindaca Maria Aida Episcopo spalanca le porte delle polemiche e dei veleni. Riguarda l’assegnazione di un contributo di 10 mila euro ad una ditta incaricata della co-organizzazione di un concerto solidale denominato “Live for Gaza”, in programma venerdì a Foggia. A sollevare il nuovo caso è il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, che ha evidenziato come la società beneficiaria del sostegno risulterebbe attiva solo dallo scorso 14 luglio. Dal coordinamento del partito della Premier Giorgia Meloni viene contestata soprattutto la scelta di destinare risorse pubbliche ad un’iniziativa che, a loro dire, avrebbe potuto essere gestita senza oneri per il Comune di Foggia, attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali di raccolta fondi già esistenti, sicure e trasparenti. Nella delibera, peraltro, viene evidenziata la destinazione del contributo per l’organizzazione del concerto, mentre – spiegano da Fratelli d’Italia in una nota – nella proposta si specifica che la somma servirà per la gestione della raccolta fondi a beneficio della popolazione palestinese. Tutto ciò è stato deliberato senza alcun bando pubblico nè una valutazione sui requisiti. Circostanza che a parere di Fratelli d’Italia, che nel frattempo chiede chiarimenti alla sindaca Episcopo, potrebbe rappresentare uno spreco di denaro dei cittadini.
