E’ stato punto di riferimento per diverse generazioni. Da due anni è una triste cattedrale nel deserto, con tanto di cancelli chiusi e soltanto una serie infinite di promesse. Quello che resta della biblioteca Magna Capitana di Foggia, di proprietà regionale, sono solo lucchetti mescolati alla rabbia di chi, nonostante tutto, non si arrende. E’ il caso del comitato che lotta da tempo per la sua riapertura. A distanza di mesi, sono tornati in piazza per far sentire la propria voce e per rimarcare che quanto promesso è stato puntualmente disatteso.
Tabella di marcia che va a farsi benedire e mobilitazione. Dopo l’azzeramento dei fondi per la digitalizzazione e gli impegni assunti dalla Regione Puglia relativamente ad uno stanziamento di quasi mezzo milione di euro per ultimare i lavori, tutto resta fermo al punto di partenza. Dal comitato intanto non si fermano. Annunciato un calendario di iniziative, tra cui un dossier con la cronistoria dei ritardi che sarà presentato il prossimo 26 settembre al Museo di Storia Naturale, quella stessa sede, spiegano, in cui i lavoratori della biblioteca operano in condizioni pessime al fine di garantire un servizio pubblico essenziale.
Il servizio.
