
Rinvio a giudizio per i 4 foggiani accusati di tentata estorsione al presidente del Foggia Calcio, Nicola Canonico, con l’aggravante dei metodi mafiosi. E’ la richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari a carico del 49enne Marco Lombardi, del coetaneo Massimiliano Russo e di due 48enne, Fabio Delli Carri e Danilo Mustaccioli, tutti foggiani, arrestati lo scorso 19 maggio dalla Squadra Mobile di Foggia e tuttora rinchiusi in carcere. Rispondono a vario titolo di tentata estorsione, detenzione e porto illegale di esplosivo, fucilate contro l’auto dell’ex capitano della squadra, Di Pasquale ed una serie di danneggiamenti sotto forme di bombe ed incendi che videro come vittime tra giugno del 2023 e marzo dell’anno successivo dirigenti del club rossonero ma anche un calciatore e un capo ultras. Puntano sull’insussistenza dell’aggravante mafiosa i legali difensori degli indagati. Stralciata intanto la posizione di un minorenne, sospettato di aver partecipato all’incendio di tre autovetture. Otto sono complessivamente i capi d’accusa. L’accusa poggia sulle denunce presentate dal proprietario della società di calcio, Nicola Canonico oltre che su testimonianze, intercettazioni e dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia relativamente alla presunta vicinanza del principale indagato, Marco Lombardi, ad esponenti di vertice di uno dei clan della cosiddetta “società” foggiana, i Sinesi-Francavilla. Per quelle che sono le ricostruzioni, Lombardi avrebbe portato avanti una strategia per ottenere un’assunzione all’interno della società di calcio e successivamente per costringere all’abbandono del Foggia l’azionista di riferimento Canonico. Il 25 novembre è programmata l’udienza preliminare a Bari.
























