Dodici condanne per complessivi 112 anni di carcere, con pene che oscillano da 1 a 30 anni. Due assoluzioni. Sono le richieste del pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, Luciana Silvestris, nel processo in corso denominato Cocktail e che vede imputate 14 persone, quasi tutte di Cerignola, accusate a vario titolo di traffico e spaccio di droga, furto d’auto, tentato omicidio, estorsione, corruzione e detenzione di armi.
Il pm ha chiesto l’assoluzione per Biagio Bellapianta, il 50enne carabiniere, in servizio all’epoca dei fatti a Melfi, accusato di aver incassato una mazzetta da 1500 euro da un altro imputato, Fabio Natale Tressante, in cambio di informazioni su indagini relative a furti di auto. L’altra assoluzione è stata richiesta per il foggiano Massimiliano Lioce, accusato di traffico di sostanze stupefacenti.
E’ a carico di Walter Dimmito, invece, la pena più alta: per quest’ultimo, ritenuto al vertice di un gruppo di trafficanti e imputato anche per il tentato omicidio di un automobilista aggredito a Cerignola a luglio del 2017, sono stati richiesti 30 anni di carcere. Quindici furono le condanne, per un totale di oltre 105 anni di reclusione, nel processo abbreviato celebrato a Bari a giugno del 2024. Il blitz del 16 marzo del 2023 di Carabinieri e Guardia di Finanza, coordinati dalla Dda di Bari, portò all’emissione di 24 misure cautelari, delle quali 22 in carcere, una ai domiciliari e una sospensione del servizio, quella del Carabiniere Bellapianta. Quest’ultimo ha sempre respinto ogni accusa.
