A Foggia è diventato complicato persino morire: sembra un paradosso ma è quello che emerge analizzando la crisi di posti per le tumulazioni all’interno del cimitero comunale. Gli spazi per le sepolture sono ormai ridotti ai minimi termini e la società che gestisce il servizio sta procedendo tra rotazioni forzate e soluzioni provvisorie. Per porre un freno all’emergenza si sta intanto provvedendo alle operazioni di estumulazione, nel tentativo di liberare qualche posto. Ma la realtà dice che dover seppellire un defunto, per i familiari, a Foggia è diventata una sorta di impresa. Spesso bisogna arrangiarsi con collocazioni in loculi posizionati in file disagevoli o all’interno di cripte che aggiungono al dolore la mortificazione di molti cari impossibilitati a non garantire dignità ai luoghi di sepoltura dei propri defunti. Il tutto a pochi giorni dalla ricorrenza a loro dedicata. Trovare una soluzione all’annoso problema è compito dell’amministrazione comunale, chiamata a dare un segnale relativamente ad un’emergenza che non può più essere ignorata o trascurata e che riaccende il dibattito sulla mancanza di spazi all’interno del cimitero di una città che giornalmente, tra nascite e morti, registra un deficit notevole che ha prodotto, negli ultimi decenni, un calo di circa 20 mila abitanti.