L’agguato all’imprenditore Antonio Fratianni, sventato da Squadra Mobile di Foggia e Direzione Distrettuale Antimafia la sera del 26 giugno del 2022, non è da inquadrare in un contesto mafioso ma semmai in una vendetta. A stabilirlo sono stati i giudici della Corte d’Appello, che hanno ridotto le pene a carico di 5 imputati. L’assenza del metodo mafioso è contenuta nelle motivazioni della sentenza che hanno alleggerito le condanne. I 12 anni inflitti dal Tribunale di Foggia ad Emiliano Francavilla scendono ad 8 anni e 8 mesi di carcere, sconti anche per il genero Giovanni Consalvo, condannato a 5 anni e 2 mesi rispetto agli 8 anni e 8 mesi chiesti in primo grado. Sei anni e 8 mesi di reclusione per Giuseppe Sonnino, per il quale furono inflitti dal Tribunale di Foggia inizialmente 10 anni e 8 mesi. Cala da sette a quattro anni e mezzo la condanna per il 68enne, Mario Lanza. Cinque anni per il figlio quaranticinquenne, Antonio Lanza, in primo grado condannato invece a 8 anni e 8 mesi. Il progetto di uccidere l’imprenditore era dunque una vendetta dopo l’agguato del 2 marzo del 2022: in un’abitazione di Nettuno, dove scontava i domiciliari, un uomo fece irruzione ferendo il boss Antonello Francavilla, fratello di Emiliano Francavilla. In quell’agguato fu colpito e ferito gravemente anche il figlio 15enne di Antonello Francavilla. Per quei colpi di pistola, fu arrestato proprio l’imprenditore Fratianni, con l’accusa di duplice tentato omicidio aggravato dalla mafiosità. Per quello che è il teorema degli inquirenti, avrebbe voluto uccidere Francavilla per evitare la restituzione di 600 mila euro ricevuti dal clan per essere reinvestiti. L’imprenditore è tuttora sotto processo ma si dichiara innocente. Poco più di tre mesi dopo, sempre per quelle che sono le ricostruzioni di investigatori e inquirenti, un commando organizzò la vendetta, progettando l’uccisione di Fratianni, atteso di ritorno a Foggia al casello autostradale. Quel progetto di morte fu però scoperto dalla Squadra Mobile di Foggia, che lo sventò mettendo in salvo l’imprenditore.
























