Non c’è solo la Xylella ad agitare i sonni dell’agricoltura pugliese e in maniera più specifica di quella del Gargano, perchè un nuovo allarme viene registrato per la presenza di un insetto fitofago, conosciuto come cinipide galligeno del castagno, proveniente dalla Cina. Si tratta di un insetto che danneggia gravemente i castagneti e che una volta entrato in contatto con gli stessi produce rigonfiamenti che interferiscono con lo sviluppo normale dei rami e delle gemme, arrivando a compromettere del tutto la fioritura e la formazione dei frutti. Ed è proprio quello che sta accadendo nel territorio garganico, dove gli alberi, soprattutto quelli secolari, stanno seccando e le piante più giovani stentano invece a dare frutti. Il risultato è il crollo del raccolto e della produzione, che in termini di percentuale arriva fino al 90% proprio a causa dell’insetto killer. Il tutto, peraltro, accade nel cuore dell’autunno, nel periodo delle cosiddette caldarroste. Sono i comuni di Carpino, Ischitella, Cagnano Varano e Vico del Gargano quelli più colpiti dall’emergenza, territori dove nasce la cosiddetta castagna “San Michele” e dove oggi si registra un’emergenza che rischia seriamente di mandare a tappeto buona parte dell’economia della zona.