Da tempo protestano contro alcune decisioni dell’amministrazione comunale che ritengono dannose per il commercio cittadino. Una vera e propria battaglia che non si arresta, quella del Comitato a Tutela dei Commercianti e Partite Iva di Cerignola, sul piede di guerra soprattutto per la decisione di introdurre la pista ciclabile lungo il corso cittadino. Una variante che – spiegano – è stata approvata nel più totale silenzio e che non risolve le criticità e, a loro dire, l’illegittimità più volte segnalata dallo stesso Comitato e già oggetto di ricorso al Tar Puglia. Proprio la variante, che si limiterebbe a ridurre la larghezza della pista ciclabile mantenendo tuttavia il riposizionamento del cordolo che in passato ha provocato gravi incidenti, unitamente alla questione relativa all’eliminazione degli stalli di sosta, ha spinto il Comitato ad annunciare la prosecuzione dell’azione giudiziaria, con la richiesta di sospensione al Tribunale Amministrativo Regionale anche della variante approvata. “Alla luce della gravità dei fatti” – scrivono in una nota – “riteniamo opportuno che della vicenda siano investite anche la Corte dei Conti nazionale ed europea, al fine di verificare eventuali responsabilità nell’utilizzo di risorse pubbliche”, riservandosi di promuovere nuove iniziative pubbliche per indurre l’amministrazione comunale a rivedere il progetto.























