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Disastro aereo di Apricena, l’elicottero precipitò per il forte vento e la nebbia

Nessuna responsabilità colposa, la Procura chiede l’archiviazione. 7 le vittime

Furono le condizioni meteo avverse, la nebbia e le forti raffiche di vento a provocare la tragedia del 5 novembre del 2022, quando dai cieli di Apricena un elicottero diretto dalle Isole Tremiti a Foggia precipitò, schiantandosi a terra: sette furono le vittime: il pilota foggiano Luigi Ippolito, il copilota Andrea Nardelli e 5 passeggeri, un medico sanseverese, il 64enne Maurizio De Girolamo e un’intera famiglia slovena che era in vacanza in Puglia, marito e moglie e i due figli di 13 e 14 anni. La Procura della Repubblica di Foggia, tre anni dopo, ha chiesto l’archiviazione: a conclusione delle indagini è emerso che l’elicottero non aveva problemi, era adeguatamente equipaggiato e mantenuto e pilota e co-pilota erano esperti e qualificati. Per quanto ricostruito nel corso delle indagini, il velivolo dopo aver sorvolato la terraferma per poco meno di 3 minuti e mezzo, ha inizialmente urtato col ventre la cima di alcuni alberi, impattandone successivamente altri, diventando poi ingovernabile fino a precipitare in località Castelpagano, in agro di Apricena. Appena 3 minuti prima dell’incidente ci fu peraltro l’ultima comunicazione con il centro informazioni di volo di Brindisi e non furono evidenziate avarie o variazioni al piano di volo stabilito. Toccherà ora al giudice per le indagini preliminari stabilire l’eventuale accoglimento dell’istanza della Procura.

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