L’inagibilità di un ponte, quello di Foce Aloisa, giudicato a rischio crollo ad aprile scorso dai tecnici del Ministero dei Trasporti. E l’inizio di disagi senza fine, con annessi pericoli evidenti per l’incolumità dei malcapitati costretti a percorrere le strade alternative.
E’ quanto accade tra le province di Foggia e della Bat e in maniera più specifica tra i confinanti comuni di Zapponeta e Trinitapoli. Un tratto della provinciale 141, inibito al traffico da oltre sei mesi, oggetto di lavori e di continui rinvii, obbliga a deviare per la provinciale 66, la strada che congiunge Zapponeta con Barletta. Un tratto dove il rischio di incidenti è elevatissimo a causa del cattivo manto di un’insidiosa arteria peraltro strettissima e alle prese con interruzioni causa lavori che limitano la percorribilità.
Quella che viene messa in evidenza dalle immagini è una situazione ai limiti dell’impossibile. Su quel tratto di strada da sei mesi a questa parte, peraltro, confluisce tutto il traffico, obbligato a deviare a causa dell’impercorribilità della provinciale 141. Un’arteria alternativa in condizioni pietose che mette a serio rischio chi è costretto a percorrerla. Tantissimi sono i residenti e i pendolari che hanno segnalato l’annosa questione a Telesveva, sottolineando stato e rischi di una provinciale dove peraltro le condizioni diventano ulteriormente pericolose per il transito dei mezzi pesanti. Il tutto in attesa che siano completati i lavori del ponte di Foce Aloisa.
L’ultima ordinanza emanata dal settore Viabilità della provincia di Foggia parla di rinvio a dicembre. L’ennesimo. Sperando che sia davvero la volta buona e che le preghiere siano sufficienti affinchè non ci scappi qualche tragedia.
