I Carabinieri del R.O.S, col supporto del Comando Provinciale di Foggia, hanno dato attuazione a dei provvedimenti di esecuzione di pene concorrenti con contestuale ordine di esecuzione per la carcerazione emessi dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Bari a carico di 7 soggetti. Si tratta della sentenza diventata definitiva nell’ambito del processo “Omnia Nostra”, che ha rivelato, per alcuni dei condannati, l’appartenenza all’associazione mafiosa garganica denominata “Romito-Lombardi-Ricucci”.
La Corte di Cassazione ha riconosciuto la complessiva correttezza delle decisioni dei giudici di primo e secondo grado assunte con le sentenze del Tribunale di Bari e della Corte di Assise di Appello di Bari in ordine agli indagati che hanno scelto il processo con rito abbreviato, dichiarandone l’inammissibilità dei ricorsi presentati.
Le accuse per gli imputati erano, a vario titolo, di associazione mafiosa pluriaggravata, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, favoreggiamento della latitanza, ricettazione, reati in materia di armi e danneggiamento a seguito di incendio, con l’aggravante mafiosa.
L’ufficio esecuzioni penali della Procura Generale ha anche chiesto alla Corte di Appello per 2 condannati la revoca dei benefici che erano stati precedentemente concessi nell’arco temporale di permanenza del vincolo associativo. I 7 destinatari degli ordini di carcerazione sono Luciano Caracciolo, Davide D’Ercole, Antonio La Selva, Andrea Quitadamo, Francesco Notarangelo, Pietro Rignanese e Moreno Sciarra.
