Gargano assediato dai piromani, con il sospetto che ad azionare le loro mani sia la mafia. Una battaglia difficile da combattere per un territorio che sconta l’assenza di canadair e fa i conti con carenza di personale tra le forze dell’ordine, a cominciare dai Vigili del Fuoco, tra organici ridotti e uomini stremati. Argomenti portati al tavolo convocato in Prefettura a Foggia, in cui si è fatto il punto, con la presenza di alcuni dei sindaci dei comuni interessati e i vertici delle forze di Polizia. Un disastro, mille ettari di terra inceneriti a Manfredonia, dove è stata devastata una delle oasi naturali più importanti d’Europa, quella di Lago Salso e dove a fuoco sono andate anche ecoballe peraltro poste sotto sequestro dalla magistratura. Danni inestimabili, paura, fumo e fiamme anche a San Giovanni Rotondo, dove oltre una cinquantina di abitazioni sono state evacuate e focolai segnalati in altre zone della provincia di Foggia. Chiede maggiore attenzione e controlli il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca.
Un territorio vasto privo di forze adeguate. Altra nota dolente portata all’attenzione del comitato di ordine e sicurezza pubblica convocato dal Prefetto di Foggia, Grieco.
Il sospetto che dietro quei devastanti incendi si celino interessi della mafia è forte. La Direzione Distrettuale Antimafia, non a caso, potrebbe presto aprire un fascicolo d’indagine.
Il servizio.
























