Per quello che è il teorema degli inquirenti, aveva orchestrato una truffa di 2 milioni e mezzo di euro, sfruttando crediti fiscali fittizi attraverso un intestati ad una persona defunta. A finire nei guai è un commercialista di 56 anni di Lucera, già destinatario di sequestro preventivo di crediti presenti nei cassetti fiscali di due società a lui riconducibili, ora arrestato dai militari della Guardia di Finanza di Cesena e posto ai domiciliari dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Prato. Si tratta di un nuovo filone di una più ampia indagine avviata dalla Procura della Repubblica del centro toscano. Gli esiti investigativi – spiega il procuratore della Repubblica di Prato, Luca Tescaroli – inducono a ritenere che il commercialista abbia posto le basi per una frode ai danni dello Stato che aveva portato alla fine del 2023 al sequestro di circa 6 milioni di euro di crediti fittizi e successivamente all’arresto di 3 soggetti, con il coinvolgimento di oltre 40 persone residenti su tutto il territorio nazionale. Gli ulteriori approfondimenti hanno evidenziato come il commercialista di Lucera abbia costituito una società operante nel settore dell’edilizia, acceso un conto corrente online e aperto una casella di posta elettronica certificata, oltre ad aver attivato una mail e un’utenza telefonica, tutti riconducibili ad un pensionato di Foggia, morto di lì a poco. Per evitare di asseverare le operazioni di cessione del credito e superare gli alert del fisco, il professionista avrebbe inserito nei cassetti fiscali di oltre 500 persone, per lo più residenti a Lucera e totalmente ignare delle operazioni di edilizia libera, crediti di singolo importo inferiore ai 10 mila euro. Tra questi alcuni minorenni e persone decedute. Il meccanismo ha consentito all’impresa di generare milioni di euro di crediti d’imposta, parte dei quali utilizzati dal commercialista per una società a lui riconducibile. Lo stesso avrebbe poi provveduto all’acquisto di beni di lusso, tra i quali un Rolex del valore di circa 20 mila euro.