Quasi cinque mesi di rinvii, promesse disattese, danni economici per un’estate inevitabilmente condizionata dalla chiusura e tanti disagi. Mesi interminabili, con un‘arteria che collega due province, quella di Foggia e della Bat, che resta inaccessibile a causa dei lavori di un ponte, quello di Foce Aloisa, partiti in netto ritardo e ancora lontani dall’essere completati. Struttura giudicata a rischio crollo dai tecnici del ministero dei Trasporti. La storia ha origine ad Aprile: in un incontro tra sindaci dei comuni interessati, tecnici e presidente della Provincia di Foggia Nobiletti, fu assicurata l’apertura del ponte per il 15 giugno, con esclusione dei mezzi pesanti. La prima delle tante promesse disattese. Poi una serie di proroghe e di rinvii, fino all’ultima, che stabilisce al 10 novembre la data del termine dei lavori di messa in sicurezza.

Sul quel tratto della Sp 141 arrivano a transitare anche diecimila veicoli al giorno. Riontino non si limita all’ appello ai sindaci dei comuni foggiani e della Bat ma bacchetta i rappresentanti istituzionali che, a suo dire, hanno mostrato completo disinteresse per la vicenda.

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