Rinvio a giudizio per due agenti penitenziari in servizio presso il carcere di Foggia ed un ex detenuto: sono le richieste del pubblico ministero della Procura della Repubblica di Foggia, Anna Landi. Gli imputati sono gli agenti Domenico De Bellis, 37enne barese e il collega Gianluca Gentile, 36enne di San Severo. Con loro anche un ex detenuto, il cerignolano Pasquale Diliso, di 26 anni, imputato a piede libero.
Sono accusati, a vario titolo, di corruzione, detenzione di hashish e introduzione nell’istituto penitenziario di sostanza stupefacente e telefoni cellulari. Per quelle che sono le accuse, i due agenti, in circostanze differenti, avrebbero portato in carcere telefonini, uno dei due anche droga. Sono tre gli episodi contestati, che sarebbero avvenuti tra maggio e dicembre del 2024 e che portarono, lo scorso 6 ottobre, all’emissione di due ordinanze in seguito ad un’inchiesta di Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia. Le indagini portarono all’arresto di Domenico De Bellis e alla sospensione per un anno dal servizio di Gianluca Gentile, quest’ultimo è imputato per l’introduzione di 1 telefonino e una scheda telefonica, De Bellis è invece accusato di corruzione e 2 presunte consegne di telefonini e sostanza stupefacente. L’ex detenuto Diliso, invece, risponde di concorso in corruzione: avrebbe pagato 500 euro a De Bellis per avere 93 grammi di hashish e un telefono cellulare. Le accuse, respinte dai due agenti penitenziari, poggiano su intercettazioni, filmati e sulla confessione dell’ex detenuto Diliso























