Aveva rinvenuto un cero votivo acceso su di un mezzo di lavoro parcheggiato in un cantiere della sua impresa di costruzioni. La classica goccia che fa traboccare il vaso ormai colmo di un imprenditore di Vieste che sarebbe stato vessato ormai da diverso tempo da almeno due malviventi nel tentativo di estorcergli del denaro. L’imprenditore, impegnato in diversi lavori edili nel comune di Vieste, ha deciso di sporgere denuncia nel dicembre scorso. Al lavoro i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Foggia e della Tenenza di Vieste che hanno individuato gli autori delle malversazioni a carico dell’imprenditore: si tratta di due uomini, Gianluigi Troiano classe ’93 e Vincenzo Langi classe ’78, entrambi viestani ed accusati di tentata estorsione in concorso e, per il solo Troiano, ricettazione di un’autovettura rubata e danneggiamento. La misura cautelare in carcere è stata emessa dal gip di Foggia su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, poiché gli inquirenti hanno dimostrato, in breve tempo, come i due avrebbero posto in essere una serie di atti intimidatori volti a indurre la vittima in un tale stato di soggezione da costringerlo a pagare somme di denaro per poter lavorare tranquillamente e imporre un servizio di guardiania a mezzi e cantieri di lavoro.

Nel corso delle indagini si sono verificati anche altri episodi gravi di intimidazione ai danni dell’imprenditore e, anche in questo caso, le investigazioni hanno permesso di evidenziare la responsabilità a carico dei due indagati. In particolare il 25enne, utilizzando come “ariete” un’autovettura poi risultata rubata, si è scagliato in una notte contro il cancello di casa dell’abitazione dell’imprenditore nonché sede dell’impresa edile, danneggiandolo seriamente, abbandonando poi il mezzo sul posto. In un’altra occasione, invece, i due arrestati a bordo di un’autovettura, avrebbero anche tentato di investire l’imprenditore mentre passeggiava per Vieste con un amico, sfiorandolo alla schiena con lo specchietto retrovisore. Un altro cero votivo uguale al primo è stato infatti collocato nei pressi dell’abitazione di un collaboratore della stessa impresa edile, e sono stati danneggiati tre mezzi di lavoro appartenenti ad una cooperativa che stava effettuando dei lavori di manutenzione della rete idrica di Vieste, ma parcheggiati all’interno di un piazzale di proprietà dello stesso imprenditore vessato. Tutto questo è avvenuto dopo un periodo di scontri all’interno delle compagini criminali locali, e non si esclude che gli arrestati fossero inseriti in un contesto criminale più ampio, dal momento che a Vieste il fenomeno estorsivo è una piaga che caratterizza il territorio e si manifesta in particolare con l’imposizione della guardiania, come già emerso in diverse operazioni sfociate, recentemente, in condanne gravi che hanno riconosciuto anche l’aggravante del metodo mafioso. I due indagati sono stati tratti in arresto e associati alla casa circondariale di Foggia.