Nel prosieguo delle indagini volte a debellare il traffico di cavi di rame, nell’ambito della ormai nota e pianificata attività di controllo ai demolitori della provincia di Foggia, coordinata dal dirigente del compartimento della Puglia, della Basilicata e del Molise della Polizia ferroviaria, in sinergia con la Questura di Foggia, nei territori maggiormente colpiti dai furti di rame alle aziende erogatrici dei servizi pubblici ed essenziali (RFI, Telecom ed Enel), nel tardo pomeriggio di martedì scorso, a distanza di alcuni giorni dalle operazioni del 22 gennaio e del 5 febbraio che hanno portato al sequestro rispettivamente mezzo quintale e una tonnellata e mezzo di rame rubato alle Ferrovie, gli agenti della polfer hanno inferto un ulteriore colpo ai ricettatori dell’oro rosso.
All’interno di una botola di un capannone di un’autodemolizione ubicata sulla stataòe 17, infatti, venivano rinvenuti, debitamente occultati una tonnellata e mezza di rame, di cui 127 kg tipicamente utilizzati dalle Ferrovie, già sguainato contenuto in un sacco di juta. Nel corso del controllo sono stati rinvenuti in due cassoni scarrabili altri cavi che venivano riconosciuti come quelli in uso all’Enel i cui furti, che causano grossi black out,  stanno portando, come conseguenza, costi elevati e gravi disagi alla comunità.
Quanto rinvenuto, veniva sequestrato e affidato in giudiziale custodia ad una ditta di soccorso stradale locale.
Un socio dell’autodemolizione, una trentottenne di Lucera, con precedenti di polizia, è stata denunciata in stato di libertà per il reato di ricettazione.