«L’inaugurazione dell’anno accademico è coincisa quest’anno con la fine del lungo percorso, avviato nel 2003 dall’Amministrazione comunale allora guidata dal sindaco Paolo Agostinacchio,  finalizzato a mettere a disposizione dell’Università degli Studi di Foggia le strutture dell’ex Cim e dell’ex ospedale di via Arpi. Il Comune ha infatti provveduto a pagare l’ultimo saldo – per una cifra pari a circa 900mila euro – del mutuo contratto dall’Ente di Palazzo di Città per acquistare dagli Ospedali Riuniti gli immobili e per realizzare gli interventi di ristrutturazione dei locali in cui oggi hanno sede alcune importanti facoltà del nostro Ateneo, a cominciare da quella di Lettere». Questa è la dichiarazione del sindaco di Foggia, Franco Landella, sui locali in uso all’università foggiana.
«Una notizia importante, che conferma il ruolo fondamentale e decisivo che l’Amministrazione comunale ha avuto nella nascita, nel consolidamento e nell’ampliamento dell’offerta formativa della nostra Università – continua il primo cittadino – e che impreziosisce ulteriormente un momento di grande unità istituzionale, reso ancor più autorevole dalla presenza del Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Maurizio Martina, la cui partecipazione ha ancorato l’inaugurazione dell’anno accademico a quella che è la principale vocazione della Capitanata, sulla quale è necessario investire con intelligenza e con uno sguardo di ampio e lungo respiro in grado di cogliere tutte le opportunità che l’agroalimentare offre ai territori, specie a quelli come il nostro in possesso di una consolidata qualità delle produzioni e della ricerca applicata a questo settore, come hanno dimostrato nel recente passato gli eccellenti risultati che l’Università è stata in grado di cogliere.
Al Magnifico Rettore Maurizio Ricci, a tutti i docenti, i ricercatori e agli studenti della nostra Università formulo dunque gli auguri di buon lavoro, nella certezza che la loro attività ed il loro impegno saranno ancora motivo di orgoglio per la nostra comunità.
L’annuncio dell’arrivo della cardiochirurgia agli Ospedali Riuniti, formulato dall’assessore regionale Leonardo Di Gioia, è da questo punto di vista il coronamento di una lunga battaglia, il risultato di un processo nel quale ciascuno ha fatto la sua parte fino in fondo. Una buona notizia che ho interpretato come un segnale positivo di speranza.
Il Comune di Foggia, per parte sua – conclude Franco Landella – come dimostra proprio l’estinzione del mutuo che ha permesso all’Università di fruire di locali e strutture, continuerà ad essere un interlocutore attento e collaborativo per il mondo accademico, sia nella promozione di una più salda svolta culturale nella nostra città – che nell’ultimo periodo si sta manifestando con un fervore mai registrato prima – sia per quelle iniziative di crescita socio-economica che possono vedere queste due istituzioni muoversi fianco a fianco, condividendo obiettivi, traguardi e logiche operative».