I carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico di Bari, in collaborazione con i militari della compagnia di Cerignola e dei tecnici dell’Arpa, hanno sequestrato la discarica Rus del Comune di Cerignola che si trova il località Forcone Cafiero. I militari al termine di alcune indagini per la verifica del rispetto delle più generali norme per la gestione dei rifiuti ed in particolare del rispetto delle prescrizioni impartite dagli organi locali, hanno sottoposto a sequestro preventivo con facoltà d’uso, un’area dell’estensione di circa 17.000 mq e del valore approssimativo di 40milioni di euro, adibita a discarica comunale. Nel corso delle indagini gli inquirenti hanno denunciato alla procura della repubblica di Foggia il presidente del consorzio bacino Fg/4 e sindaco di Cerignola, il legale rappresentante dell’impianto di discarica, il direttore generale e il direttore tecnico, in concorso tra loro ed ognuno per quanto di competenza, per la carica rivestita e nell’esercizio delle proprie funzioni. Per loro le accuse sono di aver gestito illecitamente rifiuti solidi urbani perchè smaltiti nel lotto di discarica senza adeguata biostabilizzazione, in violazione delle prescrizioni imposte con l’autorizzazione integrata ambientale vigente. Agli occhi dei militari del comando tutela ambiente, la discarica palesava una situazione da subito critica, a cominciare dalla ossessiva presenza di volatili ed in particolare di gabbiani in volo e a riposo nell’area di discarica, segno tangibile di scarsa gestione del rifiuto. “La parte umida del rifiuto – evidenziano gli inquirenti – veniva lasciata alla loro merce”. Sul posto è intervenuto un drone che, portato all’altezza di 200 metri, ha potuto cristallizzare tramite video in altissima risoluzione, in maniera riservata ed inaspettata, tutti i comportamenti illegali e scorretti posti in essere dall’azienda responsabile di pubblico servizio, motivo di sequestro del sito e delle denunce all’autorità giudiziaria foggiana.