Baruffe in casa PD sul caso Vieste, dove i dem appoggiano un candidato sindaco, Nicola Rosiello, proveniente da Forza Italia. La responsabile dell’organizzazione, Lia Azzarone, aveva fatto notare che alcuni esponenti viestani non avrebbero potute utilizzare il simbolo se non in favore di Rosiello. L’europarlamentare ed il segretario cittadino di Foggia hanno così risposto: “La titolarità e la gestione del simbolo del PD appartengono al Segretario Nazionale e, su sua delega, a quelli regionali e provinciali. A nessun altro. Basterebbe questo – lo diciamo pubblicamente a tutti e a tutte coloro che ci stanno tempestando di telefonate – per bollare perlomeno di incompetenza (nel senso di assenza di potere) i risibili anatemi della responsabile organizzazione PD Capitanata nei confronti delle delicate vicende del PD di Vieste”.

“Ma c’è dell’altro. Scelte di assoluta delicatezza politica, come quelle relative alle elezioni amministrative a Vieste e/o in altre realtà territoriali di questa provincia, competono al Comitato di
reggenza e alla Direzione provinciale, non a singoli dirigenti in contesti altri dalla collegialità degli organismi.
Consideriamo per quello che sono, dunque, gli improvvisati “Torquemada de noialtri”. E concentriamoci su cose più importanti, come le fughe in avanti senza legittimazione politica. Rispetto alle quali si convochino al più presto Comitato di reggenza e Direzione Provinciale. E, nelle more, si ponga un freno a fughe in avanti e iniziative estemporanee. Fatte, in ogni caso, non anche nel nostro nome”.