Folta partecipazione di pescatori all’assemblea che si è tenuta a Cagnano Varano, in provincia di Foggia, promossa da “AlpaaPesca”. È iniziata così la “campagna di ascolto” promossa dall’Alpaa, che si articolerà nelle prossime settimane in tutto il paese, per raccogliere le problematiche provenienti dai piccoli pescatori e rilanciarle, nella prospettiva di dare un contributo alla rinascita della piccola pesca costiera.

Dopo la relazione del responsabile locale dell’ALPAA, Matteo Dreicchio e del vice presidente regionale ALPAA della Puglia, Umberto Porrelli, oltre agli aspetti più generali legati alla crisi del settore che ormai da molto tempo colpisce la piccola pesca, sono stati affrontati i temi del territorio, in particolare quelli connessi all’uso produttivo della Laguna di Varano sui quali si è soffermato il dott. Tommaso Scirocco, biologo marino del CNR, richiamando le grandi potenzialità produttive ma anche il “delicato ecosistema della laguna” che ha bisogno di una attenzione plurima e costante, non provvisoria ma proiettata nel tempo.

Monica Viva, consulente di AlpaaPesca nazionale, si è invece soffermata sulle opportunità che può offrire la concreta attuazione del fondo europeo per gli affari marittimi e della pesca (FEAMP) che dispiega fino al 2020 ingenti risorse economiche per realizzare progetti di crescita e di sviluppo. A tale proposito la Consulente ha sollecitato le istituzioni competenti, a cominciare dal Ministero delle politiche agricole, affinché predispongano al più presto un programma con le priorità e le modalità di utilizzo di tali risorse.

È intervenuta poi Carla Coccia, assessore comunale alle Attività Produttive, per sostenere la disponibilità del comune ad ogni iniziativa in grado di assicurare lo sviluppo del territorio, in una visione integrata dell’uso produttivo della laguna.

Numerosi anche gli interventi dei pescatori, le prime “vittime” della mancanza di un progetto di riqualificazione della Laguna, cui ha seguito l’intervento conclusivo del Presidente nazionale dell’ALPAA, Luigi Rotella, che ha raccolto i diversi spunti del dibattito per rilanciarli in una prospettiva organizzativa in grado di “dare gambe e testa” ai tanti problemi sollevati legittimamente dai pescatori.

Ed ha aggiunto: “C’è una grande ricchezza, un bene comune come la Laguna di Varano; ci sono le risorse economiche necessarie rese disponibili dalla comunità europea (molte delle quali l’Italia non usa e ritornano indietro); ci sono professionalità e giovani disponibili a proseguire una antica attività come la pesca ma anche a sperimentare e a impegnarsi in nuove attività ittiche, e siamo costretti a parlare di crisi del settore. Tutto ciò è insopportabile, perché deriva dalla evidente assenza di una adeguata politica.”

“Noi, come ALPAA” – ha sostenuto Rotella – “ci mettiamo a disposizione dei pescatori per non lasciarli da soli, nella loro individualità, ad affrontare temi complessi e delicati, ma per organizzarli in modo da poter trasformare l’insieme degli aspetti critici sollevati in grande opportunità, rivendicando interventi organici che risolvano, in una visione integrata, i diversi e complessi problemi: dalla regolamentazione alle tecniche di pesca, al controllo delle acque, agli aspetti ambientali per mantenere l’equilibrio ecologico, alla ristrutturazione e al miglioramento delle infrastrutture.” In buona sostanza, ha concluso Rotella, “dobbiamo avere la capacità di metterci alla testa di un movimento per dare un orizzonte di sviluppo e di crescita a questo territorio e più complessivamente al destino di tantissimi pescatori autonomi della piccola pesca del nostro paese.”