«La polemica del consigliere comunale Alfonso De Pellegrino circa la presunta irregolarità dei parcometri della città di Foggia è infondata sul piano strettamente tecnico e grave dal punto di vista del messaggio che veicola alla città. Le comprensibili ragioni della polemica politica dovrebbero essere sempre accompagnate da una onestà intellettuale nel racconto delle circostanze sulle quali si costruisce il contraddittorio». Così il presidente del Consiglio di Amministrazione di Ataf SpA, Raffaele Ferrantino, replica alle dichiarazioni del consigliere comunale Alfonso De Pellegrino, che aveva parlato di parcometri illegali nel capoluogo dauno. «È infatti certamente vero che la Legge di stabilità 2016 introduce l’estensione dell’utilizzo delle carte di debito e delle carte di credito ai piccoli pagamenti e che con decorrenza dal 1 luglio anche i parcometri devono essere adeguati a tale obbligo, salvo oggettiva impossibilità tecnica – fa sapere Ferrantino -. Lo è altrettanto, però, che ad oggi il Governo non ha ancora emanato il relativo Decreto attuativo. Pertanto Ataf SpA ha opportunamente comunicato di essersi comunque attivata al fine di consentire il pagamento della sosta con carte di credito e al riguardo ha informato il Comune che i propri parcometri, installati nel 2011, ovvero 5 anni fa, sono predisposti a tali pagamenti ma necessitano dell’installazione di modem e di “lettori carte” da configurare successivamente con il sistema bancario. La banca di appoggio di Ataf SpA, inoltre, ha in atto le procedure di adeguamento al ricevimento delle nuove forme di pagamento wireless imposte dalla nuova normativa. Siamo dunque pienamente nel campo della temporanea “Oggettiva impossibilità tecnica”, dettata dalle motivazioni alle quali si è fato cenno, a rendere i parcometri installati nella città di Foggia idonei alle forme di pagamento previste dalla Legge di Stabilità 2016. Ne deriva quindi che l’attività degli Ausiliari del Traffico, in caso di emissione del verbale per mancata esposizione di qualsiasi titolo attestante la sosta negli stalli soggetti a sosta a pagamento, risulta valida e non soggetta ad annullamento a causa, come detto, della temporanea oggettiva impossibilità tecnica della messa a disposizione del pagamento con carte di credito. Anche in relazione al numero di città italiane in cui è attivo il pagamento della sosta con carte di credito, il consigliere De Pellegrino dovrebbe informarsi in modo più dettagliato prima di lanciarsi in accuse e polemiche. Il numero delle città in possesso di parcometri idonei alle forme di pagamento previste dalla Legge di Stabilità 2016 è estremamente esiguo e si riduce a quelle in cui i parcometri sono stati acquistati negli ultimi mesi. Allo steso modo risulta essere bassissima la percentuale – nell’ordine dell’1-2% – dei pagamenti della sosta con carte di credito sul totale. È dunque gravissimo affermare che i parcometri attualmente presenti in città sarebbero “fuori legge”, dal momento che questo messaggio ingenera nei cittadini una falsa convinzione che rischia di compromettere la già delicata situazione finanziaria di Ataf SpA. Il tutto al solo fine della pretestuosa e demagogica polemica politica. In conclusione – spiega il presidente dell’Ataf – ribadiamo quindi che i parcometri non sono affatto “illegali”, che la sosta va pagata e che Ataf SpA, come sta accadendo nella stragrande maggioranza delle città italiane, si sta adeguando alle disposizioni normative».