E’ stata sfiorata la tragedia nel carcere di Foggia. L’altra notte, infatti, una guardia carceraria è stata colpita alla testa dal piede del tavolo di legno in dotazione nella cella di Mariko Tahitov, l’aggressore già imputato per i reati di omicidio, lesioni gravi e aggressione. L’increscioso episodio è avvenuto l’altra sera alle 22.50, quando le urla e i rumori provenienti da una cella, hanno attirato l’attenzione dei secondini. Giunti in prossimità dell’ingresso, tre unità e il sottufficiale di sorveglianza generale hanno cercato di placare la furia del recluso, che con una inaudita violenza si è scagliato contro di loro riempiendoli di pugni, calci e pesanti insulti.

Colpito alla testa, un agente ha perso i sensi e molto sangue. Anche gli altri due colleghi hanno riportato lividi, lesioni e fratture in varie parti del corpo. Tutti e tre sono stati trasportati in codice rosso agli Ospedali Riuniti di Foggia da un’ambulanza del 118. L’aggressione è avvenuta nel reparto di infermeria dove sono ristretti 19 dei 529 detenuti, di cui la maggior parte per reati a sfondo sessuale: “Siamo alla follia pura e cruda” ha commentato a caldo Mimmo Mastrulli. Il segretario pugliese del Cosp sottolinea come fossero soltanto 12 gli agenti del turno 16.00-24.00 a fronte del solo reparto Giudiziario che conta 250 carcerati sottoposti ad alta vigilanza e sicurezza.