Proseguono i lavori di abbattimento e di bonifica all’interno dell’ormai ex Gran Ghetto di Rignano Garganico dove nella notte tra giovedì e venerdì sono morti in un incendio due migranti che vivevano nella baraccopoli. Il Ghetto ospitava centinaia di migranti sfruttati come schiavi nelle campagne del Foggiano. Da ieri sera quattro ruspe e un centinaio tra agenti di polizia, carabinieri e vigili del fuoco, coordinati dalla questura di Foggia, stanno lavorando per abbattere ciò che resta. Nell’incendio sono morti Mamadou Konate e Nouhou Doumbia, di 33 e 36 anni, fuggiti dal Mali. Il rogo probabilmente è stato causato da una stufa o da un fornello. Dopo che la bidonville è stata sgomberata e gli immigrati sono stati trasferiti in due strutture, le ruspe hanno cominciato ad abbattere le baracche: operazione interrotta nella tarda ora di venerdì per la presenza di bombole a gas in alcune baracche e ripresa nella mattinata odierna.