Alle prime ore di oggi, nei territori dei comuni di Monte Sant’Angelo e Manfredonia, e presso le carceri di Foggia e Melfi, i Carabinieri della Compagnia di Manfredonia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di cinque persone, colpite dalla misura degli arresti domiciliari, ritenute responsabili a vario titolo ed in concorso tra loro di una serie di furti in abitazione, consumati e tentati, commessi in Manfredonia nei mesi di febbraio e marzo 2018 ai danni di anziani che vivevano da soli.

L’operazione di servizio ha interessato diverse decine di Carabinieri che hanno contestualmente eseguito numerose perquisizioni in tutta l’area garganica. Il provvedimento, emesso dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, che ha coordinato con grandissima attenzione le indagini, ha colpito:

– TOMAIUOLO Tommaso, 22enne di Manfredonia;
– VAIRO Michele, 20enne di Manfredonia;
– QUITADAMO Raffaele, 25enne di Monte Sant’Angelo;
– CILIBERTI Nicola, 20enne di Monte Sant’Angelo;
– LA TORRE Celestino, 24enne di Manfredonia,

tutti già noti ai Carabinieri e già tratti in arresto, in flagranza di reato, dagli stessi militari lo scorso 9 marzo quando, a volto coperto con passamontagna, dopo aver scassinato la porta di ingresso dell’abitazione di un anziano invalido di Manfredonia, avevano tentato di entrarvi, non riuscendo per la resistenza opposta dalla vittima che, accortasi dei malintenzionati, era riuscita a dare l’allarme, permettendo così ai Carabinieri di arrestarli tutti, subito dopo, al termine di un inseguimento per le strade cittadine.

Le misure cautelari eseguite oggi si incentrano su una serie di furti e tentati furti perpetrati ai danni di abitazioni di persone anziane e, nello specifico, su tre episodi in particolare, nei quali le responsabilità dei cinque sono acclarate con assoluta certezza. Le erano partite a fine gennaio a seguito della segnalazione di una rapina ad opera di due persone che, a volto travisato con passamontagna e con guanti calzati, si erano introdotte, di notte, nell’abitazione di un’anziana di Manfredonia e, dopo averla immobilizzata e minacciata di morte, si erano impossessati della somma contante di 8.000 euro, di vari gioielli e di un libretto di risparmio. Le indagini dei Carabinieri già nell’immediatezza avevano consentito di raccogliere elementi di prova nei confronti degli indagati e di iniziare quindi un’attività tecnica nei loro confronti, che aveva fin da subito confermato i sospetti degli investigatori. Era infatti emerso come intercorressero tra gli indagati una serie innumerevole di accordi per la pianificazione di furti e rapine ai danni di anziani di Manfredonia, residenti in particolare nella località Monticchio. Primo riscontro alla bontà dell’attività era poi stato l’arresto operato nella flagranza di reato per il tentato furto della notte del 9 marzo scorso.

Decisivi anche i risultati dei controlli effettuati dai Carabinieri sul luogo dei fatti a seguito delle denunce delle vittime, così come i servizi di osservazione, controllo e pedinamento eseguiti, nonché il ritrovamento di materiale ricollegabile alle attività delittuose. Le indagini avrebbero poi consentito anche di accertare le attenzioni prolungate del gruppo criminale nei confronti dell’abitazione di una signora 95enne di Manfredonia, non udente e non vedente, consistite in una serie di tentativi di accedere all’abitazione non riusciti per motivi indipendenti dalla volontà dei malintenzionati.

Altro episodio riguarda il furto delle chiavi di un’abitazione, sempre di una anziana signora di Manfredonia. Anche qui il successivo tentativo di entrare travisati nell’abitazione della vittima non verrà portato a termine per cause indipendenti dalla loro volontà, nello specifico per l’intuito della vittima predesignata che, a seguito del furto delle chiavi di casa, aveva provveduto a far sostituire la serratura della porta. Le chiavi sarebbero poi state rinvenute dai Carabinieri nella disponibilità dei cinque unitamente a passamontagna ed altro, nel corso dell’arresto operato il 9 marzo scorso.
Un ulteriore episodio vede poi TOMAIUOLO e VAIRO quali responsabili di un furto consumato nell’abitazione di un’altra anziana signora, per un valore della merce asportata pari a 34.000 euro in denaro e svariati monili, approfittando di un suo ricovero in ospedale.

Per quanto riguarda le esigenze cautelari, sono state valutate gravi le condotte poste in essere, realizzate con sistematicità ed in maniera organizzata, ed ingente il valore delle merci sottratte. I furti commessi in private abitazioni, tutte abitate da persone sole e molto anziane, quale vera e propria attività professionale degli indagati.

Alla luce di quanto rilevato, quindi, il Tribunale di Foggia, su proposta della Procura della Repubblica che ha coordinato tutte le attività investigative, ha disposto nei confronti dei cinque la misura degli arresti domiciliari, notificata in carcere a TOMAIUOLO (Melfi) e VAIRO (Foggia), già ristretti per altri fatti.