Sono ancora gravissime le condizioni di Giuseppina Pantone, la 65enne ferita con un colpo di pistola alla testa dal marito, ieri mattina, nelle campagne di Cerignola. L’uomo, Francesco Ciuffreda, agricoltore di 69 anni, è morto suicida dopo aver sparato alla moglie e ucciso una vicina di casa, la 55enne rumena Luminita Brocan, morta sul colpo.

Una tragedia familiare apparentemente senza spiegazione, quella avvenuta in un casolare di località Posta Aucello, a metà strada tra Cerignola, Trinitapoli e Zapponeta.

La strage sarebbe avvenuta nel cortile esterno alla casa rurale: in uno scatto d’ira, forse a seguito di un diverbio, l’agricoltore avrebbe impugnato l’arma calibro 7,65, regolarmente detenuta, facendo fuoco contro la moglie.

La 55enne uccisa, che faceva da custode con il marito e viveva in un casolare vicino, sarebbe intervenuta per difendere la donna, venendo raggiunta mortalmente da due colpi di pistola, all’addome e al torace.

Infine, il 69enne ha rivolto l’arma verso di sé, sparandosi un colpo alla testa. Sembra che, negli ultimi tempi, soffrisse di una forma di depressione, dopo aver scoperto di avere una grave malattia.

Il primo a rendersi conto della tragedia sarebbe stato il marito della donna rumena, che stava lavorando nei campi: l’uomo ha poi telefonato al figlio dell’agricoltore che, arrivato sul posto, ha subito soccorso la madre, portandola all’ospedale “Tatarella” di Cerignola. Da qui, la donna è stata trasferita in elicottero presso la struttura “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo, dove è ricoverata nel reparto di Rianimazione.

Il proiettile le ha attraversato il cranio da parte a parte. Attualmente è in “protezione cerebrale”, una sorta di coma farmacologico, in attesa che i medici decidano se sottoporla o meno ad intervento chirurgico.

Foto Ansa.