Il grave fatto, che aveva immediatamente suscitato sconcerto e indignazione, risale ad alcuni giorni addietro, a martedi scorso.

Era, infatti, circa metà della mattinata di martedi 8 settembre quando la Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri aveva ricevuto alcune telefonate da parte di cittadini che, in modo estremamente concitato, chiedevano un immediato intervento presso la sede cittadina della C.G.I.L., dove un energumeno aveva aggredito e brutalmente picchiato una signora.

La pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, tempestivamente arrivata negli uffici di via della Repubblica, è stata raggiunta da un addetto alla sicurezza che, avendo assistito all’aggressione, era intervenuta bloccando l’aggressore, che veniva quindi affidato ai militari. Contemporaneamente era giunta sul posto anche un’ambulanza del 118, che, dopo le prime cure in loco, aveva trasportato la malcapitata all’ospedale.

Le testimonianza raccolte, dapprima sul posto e poi presso il Comando della Compagnia cittadina, avevano quindi permesso di ricostruire l’accaduto: la povera signora, un’operatrice sanitaria di 51 anni che si trovava in fila in attesa del proprio turno per sbrigare alcune incombenze, aveva chiesto alla persona che le stava immediatamente avanti, di calzare correttamente la mascherina, che teneva appesa sotto la bocca, facendo presente che, oltre che previsto dalla legge, era una doverosa forma di protezione, trovandosi tutti in un luogo affollato e chiuso.

L’inaspettata, violenta, reazione del soggetto ha sconcertato e spaventato tutti i presenti: l’uomo, un 36enne proveniente dal Mali, infatti, senza profferire parola ha colpito con un pugno in pieno volto la donna, facendola cadere a terra, per poi continuare a bersagliarle il corpo a calci, il tutto mentre la insultava urlandole ogni tipo di offesa.