I tempi della verifica al Comune di Foggia, per un azione di governo più forte, sembrano allungarsi. Il sindaco Landella l’aveva annunciata subito dopo il suo ingresso in Lega con la venuta di Salvini in città e l’approvazione del bilancio di fine agosto.

Il punto che deve sciogliere il primo cittadino foggiano sono i nuovi rapporti di forza all’interno del centrodestra e i posti in Giunta. Fratelli d’Italia con cinque consiglieri, e forte dell’11,23% conquistato alle scorse regionali, chiede un assessore in più rispetto all’unico di oggi. Sul nome già fatto dai meloniani, Amorese, Landella non mostra grande entusiasmo. La soluzione si potrebbe risolvere con un cambio di persona che possa anche essere espressione più condivisa tra le varie anime in Fratelli d’Italia.

E poi c’è la Lega con altri cinque consiglieri e l’11,05% del 20 e 21 settembre. I salviniani hanno due posti in giunta che secondo indiscrezioni andrebbero confermati. Oltre Paolo La Torre, vicesindaco, che Landella pare non voler toccare e tener fuori dal conteggio.
Chiude la componente della maggioranza di centrodestra Forza Italia. Un solo consigliere con Raffaele Di Mauro e la diatriba interna con il presidente del Consiglio Iaccarrino andato fuori linea sul voto alle regionali. I berlusconiani foggiani pretendono anche loro una presenza in giunta. E siamo a cinque per i partiti politici.

Ne restano quattro di poltrone in Giunta per chiudere il totale di nove: due resterebbero in quota Landella e le ultime due alle liste civiche. Ottimista sulla chiusura della partita, il consigliere di Forza Italia, Raffaele Di Mauro ai nostri microfoni.

Il servizio di Marco Trombetta.