La baraccopoli di Borgo Mezzanone era divenuto il centro di reclutamento per forza lavoro a basso costo, da impiegare nelle grandi aziende agricole del foggiano. I braccianti reclutati potevano lavorare fino a 16 ore al giorno per paghe misere e inoltre venivano anche sanzionati per ogni errore o comportamento non gradito.

L’operazione ‘Principi e Caporali’, messa a segno all’alba di oggi dai carabinieri, ha permesso di far luce sulle condotte illecite di 8 aziende attive nel territorio di Stornara con fatturati di oltre 6 milioni di euro l’anno. I militari hanno sequestrato beni aziendali tra capannoni e mezzi agricoli per un valore di 10 milioni di euro ed eseguito 10 arresti, due in carcere, due ai domiciliari e 6 sottoposti all’obbligo di firma.

Quello che è accaduto tra luglio e ottobre 2020 è stato subito chiaro agli investigatori. Furgoni privi di assicurazione partivano dal Borgo di Mezzanone pieni braccianti che per guadagnare qualche soldo si prestavano a lavorare in condizioni di evidente sfruttamento nelle campagne di Stornara senza attrezzature adeguate e senza dispositivi di protezione indivuale.

I responsabili delle aziende agricole inoltre emettevano buste paga risultate non veriterie e non hanno mai sottoposto i propri lavoratori alle visite mediche. Lavoratori che oltre a essere sottopagati fino a 4 euro l’ora venivano multati per danni o errori e minacciati di essere licenziati.