Scene di violenza inaudita: il tentativo di rapina, la fuga, poi la rissa che avrebbe potuto uccidere almeno almeno due dei contendenti. Erano circa le 20.30 del 6 ottobre 2020 quando a Manfredonia, in Piazza La Malfa, tre ragazzi minorenni a volto coperto hanno raggiunto un loro coetaneo per rubargli dello stupefacente. Una volta sfilato il barattolo in vetro contenente circa 60 grammi tra marijuana e hashish, i tre rapinatori si sono dati alla fuga. Ma il giovane depredato non è rimasto fermo a guardare ed ha iniziato ad inseguirli. Il giovane è riuscito a fermare uno dei tre rapinatori ed una volta raggiunto gli ha sferrato alcune coltellate al torace provocandogli gravi lesioni e mettendolo in pericolo di vita. Un’altra rapinatore, dopo aver notato il compagno in difficoltà, è tornato indietro per aggredire a sua volta il giovane rapinato colpendolo con il barattolo di vetro, provocando così lesioni gravissime al volto e al setto nasale. Le indagini dei Carabinieri di Manfredonia sono partite da una segnalazione di qualcuno che aveva assistito alla scena. I militari, dopo una lunga serie di indagini, hanno ricostruito il quadro di quanto accaduto anche grazie all’ausilio di una telecamera di sicurezza presente in zona.

Secondo quanto emerso, i tre rapinatori minorenni sarebbero riconducibili al clan Li Bergolis e forti di questa appartenenza famigliare credevano di poter derubare il giovane senza ricevere una reazione, ma avendo utilizzato delle maschere per coprire il volto probabilmente non sono stati riconosciuti dalla vittima che ha pensato di vendicarsi immediatamente. I carabinieri hanno anche accertato attraverso delle intercettazioni che la famiglia dei rapinatori aggrediti meditava vendetta nei confronti del ragazzo oggetto della rapina.

Dopo la vicenda, il giovane colpito a coltellate è stato ricoverato in prognosi riservata presso l’ospedale di San Giovanni Rotondo, mentre il ragazzo rapinato e colpito al volto dal barattolo è stato medicato al pronto soccorso di Manfredonia, per poi sottoporsi ad intervento chirurgico per le fratture nasali.

Al termine delle indagini i militari hanno applicato la misura della custodia cautelare nei confronti dei tre giovani e tutti sono stati condotti presso l’Istituto Penale minorile di Bari. Uno di loro, nel frattempo, è divenuto maggiorenne. Le accuse sono di detenzione di droga ai fini di spaccio, rapina e tentato omicidio.