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Tabaccaio ucciso durante una rapina, al via il processo: niente rito abbreviato per gli imputati

Cosi ha deciso la Corte d'Assise. Il processo entrerà nel vivo il 24 settembre prossimo

Nessun rito abbreviato e nessun possibile sconto della pena: saranno giudicati con un procedimento ordinario i quattro giovani accusati dell’omicidio di Francesco Traiano, il titolare di un bar-tabaccheria di Foggia morto a seguito delle ferite riportate durante una rapina messa a segno nel suo locale, il 17 settembre 2020.

Così ha deciso la Corte d’Assise, che ha respinto la richiesta dei legali dei quattro imputati maggiorenni Christian Consalvo, Antonio Pio Tufo, Antonio Bernardo e Simone Pio Amorico, l’unico ad aver ottenuto gli arresti domiciliari in quanto non presente al momento della rapina.

Davanti al Tribunale dei Minori di Bari è invece in corso il processo nei confronti dell’unico minorenne del gruppo, il 17enne Antonio Pio Colucci, ritenuto l’esecutore materiale del delitto. Fu lui, secondo quanto ricostruito dall’accusa, a sferrare la coltellata al volto della vittima, morta in ospedale il 9 ottobre scorso dopo 22 giorni di coma. Assieme al giovane, in base a quanto accertato dagli investigatori, entrarono nel locale anche Tufo e Bernardo, mentre Consalvo attendeva fuori in macchina.

Il titolare tentò inutilmente di impedire ai rapinatori di aprire il registratore di cassa ma venne accoltellato e poi preso a calci, anche quando si trovava ormai a terra esanime. Bottino dell’assalto: un centinaio di euro ed alcuni biglietti “Gratta e Vinci”. Il processo entrerà nel vivo il 24 settembre prossimo, quando verranno ascoltati in aula i primi testimoni.