Una folla di persone in lacrime, a cominciare da quelle di mamma Tefta, che ha lasciato l’ospedale per qualche ora ed è stata trasportata in chiesa sulla sedia a rotelle. Palloncini bianchi e celesti liberati in cielo ed un lungo e commosso applauso che ha accompagnato l’uscita della bara bianca.

Così, sotto una pioggia battente, Torremaggiore ha salutato per l’ultima volta Jessica Manaj, la 16enne uccisa nel massacro avvenuto nella palazzina di via Togliatti, nella notte tra il 6 ed il 7 maggio.

I funerali sono stati celebrati intorno alle 10.30 di questa mattina, nella Parrocchia del Gesù Divino Lavoratore. Tra i banchi della chiesa, i familiari, gli amici, docenti e compagni di classe della 3 A del Liceo Classico “Fiani-Leccisotti”, la scuola frequentata dalla ragazza. Presente anche il sindaco di Torremaggiore, Emilio Di Pumpo che, come avvenuto sabato scorso, durante le esequie dell’altra vittima del duplice omicidio, ha proclamato il lutto cittadino.

L’espressione di un dolore condiviso dall’intera comunità di Torremaggiore, per una strage per alla quale è ancora difficile dare una spiegazione. Due vite strappate in un raptus omicida guidato da una folle gelosia. Quella che il panettiere albanese Taulant Malaj, adesso in carcere, provava nei confronti della moglie. Così, sabato scorso ha impugnato un coltello ed ha massacrato con 23 coltellate il suo vicino di casa, il 51enne Massimo De Santis, convinto che fosse un suo rivale in amore.

Poi si è scagliato contro la sua famiglia, ferendo gravemente la donna con la stessa arma, e poi uccidendo con 6 fendenti al torace la figlia Jessica, di 16 anni, che cercava disperatamente di difendere la mamma.

Un sacrificio d’amore che la ragazza ha pagato con la sua stessa vita.