Al setaccio aziende agricole e siti rurali tra la BAT ed il Foggiano nella maxi operazione della Polizia di Stato che a livello nazionale ha messo in campo oltre 300 uomini per contrastare il fenomeno dello sfruttamento del lavoro connesso all’immigrazione illegale. Perquisizioni, controlli e verifiche sia in aziende che in esercizi commerciali ed in quelle che possono essere definite delle vere e proprie basi logistiche per lo sfruttamento della manodopera di cittadini irregolari. La maxi operazione ha complessivamente portato all’arresto di 13 persone mentre sono oltre 1600 quelle identificate con 636 veicoli controllati. Sono stati 27 i posti di controllo eseguiti dalla Polizia, che ha effettuato anche 34 perquisizioni. Denunciate 13 persone. Inoltre, sono stati sequestrati 40 chili di marijuana, 117 grammi di cocaina, e 40 chili di cannabinoidi. Elevate 10 contravvenzioni stradali e sequestrati 5 veicoli. Controllati 29 esercizi e comminate quattro sanzioni amministrative.

Nello specifico nella provincia di Barletta-Andria-Trani, sono state controllate aziende agricole nei territori di Canosa di Puglia, San Ferdinando di Puglia e nell’agro andriese in zona Macchia di Rose, Contrada Zaganellaro e nelle aeree rurali comprese tra Andria e Spinazzola, luoghi in cui insistono ampie aree rurali in cui viene sfruttato il lavoro irregolare di maestranze extracomunitarie. In provincia di Foggia, invece, sono stati individuati diversi siti rurali dove il fenomeno dello sfruttamento del lavoro connesso all’immigrazione clandestina ha tradizionalmente visto il reclutamento di cittadini extracomunitari sottoposti a turni e condizioni di lavoro degradanti. Uno l’arresto operato durante questi controlli con 451 persone identificate di cui 67 con precedenti di Polizia, 179 veicoli controllati e 2 contravvenzioni al codice della strada. Due le persone denunciate con 9 posti di controllo, 3 perquisizioni e 2 esercizi controllati. Sequestrati anche 40 grammi di droga.

Gli investigatori della Polizia di Stato hanno proceduto alle attività di verifica documentale ed amministrativa circa le posizioni lavorative. Sono state controllate anche aziende agricole dove è risultato essere prevalente l’impiego di lavoratori stranieri e varie sono le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro che sono state contestate: alterazione dei dispositivi di sicurezza di alcuni macchinari, mancanza di segnaletica sulla movimentazione dei macchinari, vie di fuga ostruite ed altri accertamenti sono in corso.

Altri controlli estesi anche nelle provincie di Cuneo, Latina, Matera, Prato, Reggio Calabria e Trapani. Le attività sono state condotte dal Servizio centrale operativo e dalle Squadre mobili provinciali, in collaborazione con le SISCO, i Reparti prevenzione crimine e alcune unità di elicotteristi, insieme al personale specialistico delle ASL e dei competenti ispettorati del lavoro.