Comincerà il prossimo 29 dicembre il processo a carico di Taulant Malaj, il 46enne albanese accusato di aver ucciso a coltellate la figlia Jessica di 16 anni ed il vicino di casa Massimo De Santis di 51, in quella che è passata alle cronache come la “strage di Torremaggiore”.

Per l’uomo è stato infatti disposto il giudizio immediato davanti ai giudici della Corte d’Assise di Foggia. È accusato di duplice omicidio pluriaggravato, oltre che del tentato omicidio della moglie Tefta, ferita con numerose coltellate. La donna, unica sopravvissuta alla mattanza, si costituirà parte civile assieme ai familiari di De Santis.

La tragedia avvenne il 7 maggio scorso in una palazzina di via Togliatti. Ad armare la mano dell’assassino sarebbe stata la folle gelosia nei confronti della moglie. Il primo a cadere vittima della furia del 46enne era stato il vicino di casa, titolare di un bar a Torremaggiore, accoltellato alla gola nell’androne dello stabile e morto sul colpo.

Dopo aver ucciso quello che riteneva essere l’amante di sua moglie, l’uomo era rientrato in casa con l’intento di ammazzare anche la donna, raggiunta da diverse coltellate. In sua difesa era però intervenuta la figlia della coppia, una studentessa di 16 anni, colpita più volte dal padre e deceduta durante il trasporto in ospedale.

Un massacro compiuto sotto gli occhi terrorizzati di un bambino di 5 anni, il figlio più piccolo della coppia, che ha assistito alla strage familiare nascosto dietro un divano.