Era in attesa di essere visitato dai medici del Pronto Soccorso quando, dopo una breve discussione, si è scagliato contro un infermiere in servizio, prendendolo a pugni. È il gravissimo episodio di violenza avvenuto, nella notte tra sabato e domenica, all’ospedale “Pinuccio Tatarella” di Cerignola, già teatro di altri casi di aggressione.

Autore del gesto, un ragazzo che si era presentato presso la struttura sanitaria con una ferita alla mano, e attualmente sottoposto a fermo con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo la ricostruzione, mentre attendeva di essere visitato il giovane, probabilmente spazientito per l’attesa, avrebbe avuto un acceso diverbio con uno degli infermieri in servizio. La discussione sarebbe poi degenerata quando l’aggressore si è avventato contro l’operatore, sferrandogli dei pugni e ferendolo al volto.

In seguito il ragazzo si sarebbe scagliato anche contro i Carabinieri, arrivati sul posto dopo una segnalazione arrivata dall’nosocomio. Anche la Asl di Foggia è stata informata dell’episodio, avvenuto a neanche due mesi di distanza da un’altra violenza che si è consumata sempre all’interno del “Tatarella”. In quella occasione, a farne le spese era stato un OSS in servizio presso il reparto di Medicina d’Urgenza, malmenato durante il turno di notte. L’aggressore, nel pretendere con fare minaccioso il ricovero di un suo familiare, aveva preso a pugni la porta d’ingresso e, dopo aver eluso il tentativo di un medico di respingerlo, aveva preso a pugni l’operatore socio-sanitario.

Proprio alla luce dei frequenti casi di violenza registrati in ospedale, nell’aprile scorso era stato attivato un presidio della Polizia di Stato presso il “Tatarella”, per assicurare maggiore sicurezza al personale medico. Il servizio è però garantito dalle 8 alle 20 e non nelle ore notturne.