È scattato il Daspo Urbano per il responsabile dell’aggressione ai danni di un infermiere, avvenuta il 17 dicembre scorso, nell’ospedale “Giuseppe Tatarella” di Cerignola. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dall’autorità giudiziaria, applicando per la prima volta nella città ofantina, quanto deciso dalla Commissione Straordinaria nel 2021.

La misura prevede l’allontanamento di coloro che si sono resi protagonisti di comportamenti turbolenti e atti di violenza. È il caso del ragazzo di 20 anni che, la scorsa settimana, ha picchiato un infermiere in servizio nel Pronto Soccorso del nosocomio cerignolano.

Il giovane era in attesa di essere medicato per un taglio che si era procurato ad una mano. Probabilmente stanco di aspettare, il ragazzo aveva avuto un acceso diverbio con un operatore sanitario. La discussione era poi degenerata quanto il 20enne, ormai fuori controllo, si era scagliato contro l’infermiere, sferrandogli un pugno e ferendolo al volto.

I disordini erano poi proseguiti anche dopo l’intervento dei Carabinieri, allertati dal personale medico, e a loro volta aggrediti dal ragazzo una volta arrivati al “Tatarella”.

L’ultimo di una serie di episodi di violenza avvenuti nei mesi scorsi nell’ospedale di Cerignola. Solo poche settimane prima dell’accaduto, era toccato ad un operatore socio-sanitario, malmenato durante il turno di notte da un uomo che pretendeva a tutti i costi il ricovero di un suo familiare.