Un altro duro colpo per la criminalità organizzata in provincia di Foggia. La Direzione Investigativa Antimafia ha sequestrato quattro imprese operanti nel commercio all’ingrosso di generi vari, nel commercio al dettaglio di articoli per la casa e per la ristorazione e nella gestione di bar, beni mobili e 13 immobili, 10 tra auto e mezzi speciali, 22 rapporti finanziari e polizze assicurative del valore complessivo di 2,5milioni di euro. I beni erano intestati a 10 prestanomi ma tutti riconducibili al boss Rocco Moretti, da anni al 41bis e considerato uno dei più importanti esponenti della società foggiana, avendo partecipato a tutti i principali episodi mafiosi della provincia dauna degli ultimi 40 anni ed essendone divenuto, nel tempo, la figura di maggior spessore.

Da questo punto di vista particolarmente importanti sono risultate le prove emerse dal processo tenutosi a seguito dell’Operazione Decima Azione, nell’ambito del quale Moretti è stato di recente condannato in via definitiva alla pena di 10 anni e 8 mesi di reclusione, per il reato di associazione di tipo mafioso. Il sequestro è frutto di complessi accertamenti sulla persona e sul suo nucleo familiare, che hanno consentito di riscontrare come il boss abbia accumulato illecitamente ricchezze e realizzato investimenti a Foggia, San Giovanni Rotondo, Orta Nova e San Severo, a fronte di un’evidente sproporzione tra la capacità reddituale dichiarata al fisco e la reale consistenza del patrimonio a lui direttamente o indirettamente ascrivibile. L’importante misura patrimoniale disposta dal Tribunale di Bari si aggiunge al grosso lavoro svolto dalla Dia: ammonta a 19 milioni di euro in totale il valore dei sequestri in provincia di Foggia disposti negli ultimi due anni.