Diciannove persone arrestate, undici delle quali finite in carcere, le altre otto ai domiciliari. E’ il risultato dell’ingente retata effettuata dai Carabinieri della Compagnia di San Severo nei confronti dei componenti di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine, furti, ricettazioni e riciclaggio di autoveicoli, nonché di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Foggia su richiesta della Procura.

Avviata nel settembre di due anni fa con il sequestro di alcuni autoveicoli rubati, parte dei quali già riciclati con targhe estere palesemente contraffatte rinvenuti in un autolavaggio di San Severo, l’attività investigativa ha interessato uno dei fenomeni più diffusi nel panorama della criminalità locale: il mercato illecito delle autovetture, dei ricambi e dei componenti degli autoveicoli provento di furto.

L’articolata inchiesta ha consentito di acquisire gravi elementi sull’esistenza di un pericoloso gruppo criminale, i cui componenti hanno tratto profitto da rapine, furti, ricettazioni e riciclaggio di autoveicoli. Le indagini hanno documentato che i capi dell’associazione, unitaria e piramidale, potendo contare su abili soggetti esperti nella commissione di furti e nell’occultamento dei mezzi, coordinavano e pianificavano le trasferte anche in altre regioni d’Italia, finalizzate a procurarsi i veicoli poi condotti a San Severo o in altri paesi vicini al centro dauno. Tali mezzi venivano quindi illecitamente immessi nel mercato delle auto o dei componenti di ricambio o reimpiegati nelle attività commerciali degli indagati, tra cui una relativa alla vendita, noleggio e riparazione di autovetture.

Le investigazioni, oltre al fenomeno dei furti, si sono concentrate anche su attività apparentemente lecite di officine meccaniche e autodemolizione , dove in realtà si svolgevano sia l’attività di occultamento e smontaggio dei veicoli rubati da destinare alla rivendita come pezzi di ricambio, sia le operazioni tese ad ostacolarne l’identificazione.

Nel corso delle indagini sono state arrestate in flagranza di reato tre persone e ne sono state denunciate altre 21, sequestrati e recuperati 47 veicoli integri e svariate parti meccaniche di decine di autovetture, per un valore complessivo di oltre un milione e mezzo di euro.