Quattro anni di reclusione, con il riconoscimento del vizio parziale di mente e l’esclusione delle aggravanti della premeditazione e dei futili motivi: è questa la pena inflitta dal Tribunale di Foggia nei confronti di Ivan Di Gianvittorio, il 19enne di Candela che, la sera del 14 settembre 2023, accoltellò un minorenne, nel centro del capoluogo dauno. La sentenza è stata emessa ieri, al termine del processo celebrato con rito abbreviato. La Procura aveva chiesto una condanna a 14 anni di reclusione.

L’aggressione avvenne in uno dei luoghi più frequentati della movida foggiana, tra via Luciano Mele e Piazza Martiri Triestini, a pochi metri da Palazzo di Città e dalla sede della Prefettura. Tre i fendenti inferti all’indirizzo della vittima, un 17enne di nome Costantino: uno all’addome e due dietro la schiena. In base a quanto emerso dalle indagini, l’accoltellamento era scaturito da un acceso litigio tra ragazzi.

L’aggressore e la vittima, accompagnata dal fratello 13enne e da un amico di 14 anni, si erano dati appuntamento in strada per un chiarimento, a seguito di alcuni screzi che c’erano stati nei giorni precedenti per via di una ragazza.

Prima di essere fermato dalla Polizia e condotto in Questura, il 19enne aveva registrato e pubblicato due storie su Instagram, camminando tra le vie di Foggia, fornendo la sua versione dei fatti. Il giovane aveva spiegato di aver estratto l’arma dopo essere stato a sua volta aggredito dai tre ragazzi e colpito con un pugno al volto, e di aver agito nel timore che i suoi coetanei volessero tendergli una trappola, attirandolo in un vicolo.

Subito dopo il ferimento, il 17enne era stato soccorso dal personale del 118 e trasferito d’urgenza all’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza” di San Giovanni Rotondo, dove venne sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.