Una busta contenente un proiettile di pistola calibro 9 è stata sequestrata dalle forze dell’ordine, ad Apricena: era indirizzata al sindaco, Antonio Potenza, già in passato vittima di violenze e minacce. Nessuna missiva, nessuna lettera di accompagnamento: nella busta vi era soltanto il proiettile.

Potenza, ex Forza Italia, è stato eletto sindaco nel maggio del 2014, con la lista civica Uniti per Cambiare. “L’amministrazione comunale esprime solidarietà al primo cittadino, che in questi anni si è sempre distinto nelle sue battaglie a favore della legalità e contro ogni atto intimidatorio”, spiega la vicesindaca Anna Maria Torelli.

Già lo scorso anno Potenza fu vittima di minacce reiterate da parte di un uomo di 64 anni (poi individuato e arrestato dai carabinieri, con l’accusa di tentata estorsione e minacce) che pretendeva di essere assunto al Comune dal primo cittadino, che doveva trovare per lui un lavoro “leggero e senza stress”.

L’intera circostanza e le continue minacce furono però denunciate ai carabinieri, che avviarono le indagini. La vicenda, ovviamente, non è in alcun modo collegabile a quest’ultimo atto intimidatorio, che va a ingrossare le fila dei sindaci minacciati nei vari comuni del Foggiano.

L’ultimo, in ordine di tempo, è stato il sindaco di Rodi Garganico, Nicola Pinto: allo scadere del suo mandato è stata piazzata una bomba carta nei pressi della sua abitazione, in via Matteotti. Prima ancora, nel marzo scorso, altro ordigno rudimentale venne fatto esplodere nei pressi dell’abitazione del primo cittadino di Peschici, Franco Tavaglione, che ricopre anche la carica di presidente della comunità del Parco del Gargano. In questo caso i carabinieri recuperarono anche un proiettile calibro 12.