Quattro persone finite in ospedale, due tratte in arresto e cinque indagati a piede libero. Ecco come si è conclusa la violenta rissa scoppiata domenica sera, 15 luglio, nel popolare quartiere Candelaro alla periferia di Foggia. I feriti sono stati soccorsi e accompagnati agli Ospedali Riuniti del capoluogo dauno. Il quadro clinico non è preoccupante, nessuno di loro rischia la vita. Le prognosi oscillano tra i 10 giorni, per il meno grave, fino ai 30 giorni per quello che desta maggiori preoccupazioni; hanno riportato contusioni e ferite d’arma da taglio.

La dinamica dell’accaduto è ancora al vaglio degli inquirenti che, per il momento preferiscono non far trapelare alcunché. Stando a quanto si è saputo fino a questo momento 5 componenti della famiglia Placentino, noti alle forze di polizia per i precedenti penali, avrebbero dato un appuntamento a due uomini (non legati da alcun vincolo di parentela) proprio in via Leonardo Manzi, nel cuore del quartiere Candelaro per risolvere questioni legate a vecchie ruggini.

Pare – secondo le testimonianze di molti residenti della zona – che tra i sette non corresse affatto buon sangue e che per tutta la giornata di domenica si siano verificate accese discussioni per dissidi di natura condominiale. Un movente che, però, gli investigatori stanno ancora verificando. Secondo le numerose testimonianze i sette uomini si sarebbero affrontati a colpi di spranghe in ferro e armi da taglio. C’è anche chi ha testimoniato l’utilizzo di una katana, ovvero una spada giapponese. Un valido aiuto alle indagini, coordinate dai carabinieri, potrà giungere attraverso la visione dei filmanti delle videocamere di sicurezza presenti nel quartiere.