Cuore, determinazione ed un pizzico di fortuna: il Cerignola torna a correre ed in terra campana conquista una nuova vittoria ben oltre il recupero. Era successo già a Sorrento tre settimane fa, poi lo stop a Taranto ed il ritorno al successo proprio all’ultimo respiro contro un mai domo Gragnano. L‘Audace vince 2-3 con un rigore trasformato al 97’. E’ 4-3-3 per Bitetto, che deve far fronte a quattro assenze di peso e sceglie di far esordire dal 1′ uno dei nuovi acquisti il giovanissimo Amabile a sostituire Carannante squalificato. Tridente formato da Marotta-Foggia-Loiodice. Campana schiera un 3-5-2: Gassama nemmeno in panca, coppia offensiva Qehajaj e Sorriso. Gli ospiti cercano subito di amministrare il gioco: sinistro a giro alto di Marotta, ci prova anche Longo, sempre di sinistro, con Russo a respingere con qualche difficoltà a mani aperte. Spinge il Cerignola: azione sulla destra, Foggia per Esposito, il cui mancino termina però largo. Abruzzese non fa centro da pochi metri sugli sviluppi di un corner. Ma al 26′ i padroni di casa, nel miglior momento Audace, passano in vantaggio su di una azione confusa: è strepitoso Abagnale sul fendente di Qehajaj, il pallone finisce sui piedi di Cavaliere che indirizza verso la porta, sfera che sbatte nella parte inferiore della traversa e, secondo l’assistente, oltrepassa la linea. Veementi proteste ospiti, ma il sig. Costanza di Agrigento è irremovibile. L’Audace non ci sta e si riversa nella metà campo ospite: Foggia conclude troppo debolmente per impensierire Russo, il nervosismo in campo sale e al 41′ Marotta non fa male all’estremo difensore locale. Ultima occasione per l’Audace al 44′: Longo intercetta un rinvio e per poco non beffa Russo per il pareggio solo sfiorato.
Ma dagli spogliatoi ci torna un Cerignola arrembante: cinque minuti ed arriva il pari. Cross dalla destra, Longo di testa impatta con Russo che devia in pratica sul corpo di Foggia lì appostato per l’ottavo centro stagionale dell’attaccante. Insiste il Cerignola con Marotta di nuovo di testa, stavolta il portiere del Gragnano blocca sicuro. Ma il ribaltone è nell’aria: Loiodice prende palla sulla trequarti offensiva, scatta in velocità ed appena dentro l’area fredda in diagonale Russo per la grande festa nel settore ospiti. Parte la girandola dei cambi, Bitetto inserisce De Cristofaro e Virofrancesco e i gialloblu foggiani vanno vicini al tris con l’inzuccata di Foggia sulla quale il portiere si distende e devia fuori dallo specchio. Sembra una gara in discesa per gli ospiti ma il Gragnano trova l’incredibile pari: è un tuffo vincente di testa del subentrato Achaval su traversone di Padovano a rimettere i giochi sul pari. Doccia gelata per gli ofantini che non trovano più la verve giusta e vedono sfuggire le prime della classe. Ma c’è il corposo recupero e soprattutto c’è Foggia: l’attaccante cerignolano si invola in area e viene steso da Chiariello, Costanza non ha dubbi e decreta la massima punizione oltre ad espellere il numero 5 napoletano. Dal dischetto è precisissimo Loiodice con Russo che intuisce ma non riesce nel miracolo decisivo. Termina 2 a 3 e l’Audace non perde il treno della vetta con Taranto e Picerno entrambe vittoriose. Domenica al “Monterisi” arriva la Sarnese, rinfrancata dall’affermazione ai danni della Gelbison.