Fecero esplodere con l’ormai nota tecnica della “marmotta”, da cui ha preso anche il nome l’operazione, almeno tre sportelli bancomat di istituti di credito dei comuni di Somma Lombardo e Mornago nell’inverno del 2017: a smascherare i presunti tre colpevoli tutti foggiani, dopo un’indagine durata circa un anno, i Carabinieri della Compagnia di Gallarate, con il supporto dei militari della Compagnia di Foggia e di Pesaro. Stamane, all’alba, l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip di Busto Arsizio nei confronti delle tre persone, ritenute responsabili, a vario titolo, di furto aggravato e ricettazione. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio è stata avviata e condotta, anche con il supporto di attività tecniche di intercettazione telefonica, ha permesso di dare un volto ai presunti autori di tre esplosioni ai danni di altrettanti sportelli bancomat che avevano fruttato complessivamente oltre 50.000 euro ai malviventi.

I ladri, come di consueto, sono entrati in azione prima sfondando le vetrate della banca con un ariete e poi praticando un foro all’interno dello sportello bancomat per inserirvi un dispositivo esplosivo rudimentale, denominato in gergo proprio “marmotta”. La deflagrazione dell’ordigno aveva sventrato le cassaforti con i ladri rapidi nell’impossessarsi di tutto il contante presente. I Carabinieri di Gallarate hanno analizzato con attenzione le telecamere di video-sorveglianza delle banche e dei comuni, risalendo cosi alle autovetture utilizzate dalla banda. Gli arrestati, tutti di origine foggiana, di cui due residenti proprio a Foggia e uno temporaneamente domiciliato a Pesaro, hanno adottato nel tempo procedure “para – militari”: ricognizioni prima degli interventi, targhe rubate appositamente sulle auto da impiegare e velocità di esecuzione nel posizionare l’ordigno e farlo esplodere. I tre sono giovani due di 29 anni ed uno di 30 anni, tutti disoccupati, e due di essi sono già noti alle Forze dell’Ordine perché gravati da precedenti specifici in materia di furti e droga.

Determinante per la riuscita dell’indagine il contributo del RIS di Parma: una volta individuata la Volkswagen Golf impiegata dai malviventi – rintracciata in un autosalone di Foggia – con la sua targa originale, il veicolo è stato poi sottoposto ad accertamenti tecnici, che hanno confermato la presenza di tracce di esplosivo nell’abitacolo e sulla carrozzeria. Nel corso dell’attività i Carabinieri hanno sequestrato candelotti di materiale pirotecnico ed un ordigno del tipo “marmotta” rimasto inesploso durante il primo tentativo di furto presso la banca di Somma Lombardo. Gli arrestati sono stati tradotti alle Case Circondariale di Foggia e Pesaro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.