Tanta commozione e compostezza, con il dolore nascosto dal silenzio di amici, familiari e semplici cittadini. Così la comunità di Orta Nova ha salutato per l’ultima volta Tiziana Gentile, la bracciante agricola di 48 anni uccisa a coltellate, la sera di martedì 26 gennaio, nel suo appartamento di via Sergente Maggiore Labellarte, alla periferia del piccolo comune foggiano.

Circa di 200 le persone che hanno preso parte ai funerali della donna, celebrati ieri pomeriggio nella chiesa della Beata Maria Vergine di Lourdes dal parroco don Angelo Festa. Una cerimonia composta, anche nel rispetto delle disposizioni anti Covid, e che si è svolta in concomitanza con il lutto cittadino indetto dal sindaco di Orta Nova, Domenico Lasorsa.

In carcere, accusato del delitto, c’è il 46enne Gerardo Tarantino, bracciante agricolo: l’uomo si è sempre proclamato innocente ma contro di lui pesano diversi elementi, come il racconto di alcuni condomini, che lo hanno visto nei pressi dell’abitazione della vittima in un orario compatibile con l’omicidio.

L’autopsia, eseguita nei giorni scorsi, ha confermato che la donna è stata uccisa con numerose coltellate, di cui una mortale al collo. L’arma è stata recuperata nelle campagne tra Orta Nova e Carapelle dai Carabinieri, che hanno anche sequestrato un utensile da cucina, in casa di Tiziana Gentile, che potrebbe essere compatibile con alcune ferite che la donna aveva sulla schiena.

Quello che manca è ancora un movente: tra le ipotesi al vaglio, quella di un litigio tra la vittima e moglie del presunto assassino ma non è esclusa neanche la pista di una aggressione sessuale, ipotizzata perché la 46enne è stata ritrovata con i pantaloni del pigiama abbassati.

Tanti sospetti ma ancora nessuna certezza nella ricostruzione della tragedia, che ha profondamente scosso il Comune di Orta Nova, costretto a fare i conti con il quinto femminicidio in meno di un anno e mezzo.  Anche per questo, il parroco, durante l’omelia, ha invitato tutti i cittadini ad un profondo esame di coscienza per scongiurare altre morti drammatiche. E poi ha rivolto un appallo all’assassino, affinché si penta del suo gesto e chieda scusa alla vittima, alla sua famiglia e a tutta la comunità.