Andranno tutti a processo i componenti della banda coinvolta nella rapina costata la vita a Francesco Traiano, il titolare del bar-tabaccheria di Foggia morto a causa delle ferite riportate durante un assalto al suo locale, messo a segno il 17 settembre 2020.

Dopo una lunga udienza preliminare, durata circa 6 ore, il giudice ha deciso per il rinvio a giudizio dei quattro ragazzi foggiani arrestati il 25 febbraio scorso: Antonio Bernardo, Christian Consalvo, Antonio Pio Tufo e Simone Pio Amorico, di età compresa tra i 21 e i 24 anni. Il prossimo 18 giugno saranno in aula, davanti alla Corte d’Assise di Foggia; mentre l’unico minorenne del gruppo, il 17enne Antonio Pio Colucci, accusato di aver inferto la coltellata mortale a Traiano, è sotto processo a Bari. Si sono costituiti parte civile la famiglia della vittima, il Comune di Foggia e la Camera di Commercio. Quattro dei cinque imputati, al momento tutti in carcere, rispondono a vario titolo dei reati di omicidio, rapina e furto.

In base a quanto accertato nel corso delle indagini, il giorno della rapina in tre, Colucci, Tufo e Bernardo fecero irruzione nel bar-tabaccheria mentre Consalvo aspettava in macchina. L’unico a non essere presente sulla scena del delitto era Amorico, accusato solo di favoreggiamento.

Il titolare tentò inutilmente di impedire ai malviventi di aprire il registratore di cassa: nella colluttazione che ne seguì, l’uomo venne accoltellato al volto dal minorenne e poi preso ripetutamente a calci anche quando era ormai a terra, esanime. Un assalto portato a termine con una violenza inaudita per un bottino di non più di un centinaio di euro e una manciata di biglietti “Gratta e Vinci”.