Proseguono senza sosta le attività dei Carabinieri nel territorio di Cagnano Varano. I militari della Compagnia di Vico del Gargano, con l’ausilio dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, hanno eseguito due arresti in flagranza di reato in due distinte operazioni. Nella mattinata di ieri, nel corso di una serie di perquisizioni e rastrellamenti in aree impervie ed isolate, i militari dell’Arma hanno arrestato il 38enne Michele DI CATALDO per detenzione illegale di esplosivi e munizionamento e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I Carabinieri, nel corso di una perquisizione presso la masseria del DI CATALDO, in contrada “Coppa Sant’Agata” di Cagnano Varano, hanno rinvenuto e sequestrato un ordigno artigianale di micidiale potenza contenente 120 grammi circa di esplosivo, un caricatore per pistola cal. 7,65, 3 cartucce per arma militare cal. 7,62, 3 cartucce per pistola cal. 9, una cartuccia militare per arma da guerra cal. 12,7, 5 cartucce per fucile cal. 8 e 4 cartucce per fucile cal. 12, oltre ad una canna per fucile tagliata, completa di strozzatore artigianale. Tutto il materiale era stato abilmente nascosto in un manufatto di cemento adibito a deposito di mangimi per animali. Le operazioni di perquisizione, estese poi alla casa dell’uomo, hanno permesso poi di recuperare e sequestrare 20 grammi circa di marijuana, circa 8 di hashish e 2 bilancini di precisione. DI CATALDO, dopo le operazioni di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Questa operazione non è l’unica effettuata a Cagnano Varano dai Carabinieri negli ultimi giorni.

Sabato scorso, infatti, i militari della Compagnia di Vico avevano tratto in arresto per evasione il 27enne FINI Patrizio. L’uomo, agli arresti domiciliari in seguito all’esecuzione dell’operazione “Far West” dello scorso 8 febbraio, era stato sorpreso fuori dalla sua abitazione senza giustificazione alcuna. Il FINI, prontamente bloccato ed arrestato dai militari, dopo la convalida dell’arresto è stato nuovamente sottoposto al regime degli arresti domiciliari.